lunedì 28 gennaio 2013

Sister




LUNEDÌ 28 GENNAIO: SISTER
Nata in Francia ma con doppia cittadinanza franco-svizzera, Ursula Meier si fa notare dalle critica cinematografica nel 2008 grazie a Home, il suo lungometraggio d'esordio con Isabelle Huppert e Olivier Gourmet. Per questa seconda opera abbandona l'ironia tragicomica della sua opera prima, realizzando questo film "à la Dardenne" per il quale è stata premiata con una menzione speciale all'ultimo Festival di Berlino. I due giovani protagonisti sono Kasey Mottet Klein, già presente nella precedente pellicola della Meier, e la e la sempre più affermata Léa Seydoux, attrice e modella francese che a 27 anni ha già lavorato con Quentin Tarantino (Bastardi senza gloria), Ridley Scott (Robin Hood), Amos Gitai (Roses a credit), Woody Allen (Midnight in Paris) e Brad Bird (Mission: Impossible - Ghost Protocol).


PROGRAMMAZIONE IMPERIESE
  • Cinema Centrale: Django Unchained
  • Cinema Imperia: Pazze di me
  • Cinema Dianese: Lincoln

Come ogni ogni film di Tarantino, anche Django Unchained ha dato il via ai soliti battibecchi sulle doti del regista di Knoxville. Chi lo considera un genio (è innegabile film come Le Iene e Pulp Fiction hanno rappresentato una pietra miliare nella cinematografia americana, e non solo, dagli anni '90 in poi), chi lo trova troppo citazionista e derivativo tanto da definirlo "regista dj". Questo vale per l'opera di Tarantino tout court tanto come per questa in particolare. Django Unchained sembra nascere come collage di scene, suggestioni, personaggi, pescati da decine di film, molti dei quali italiani (i celebri spaghetti-western). Il risultato però va oltre la nostalgia e il risultato è qualcosa di profondamente diverso dai film omaggiati. D'altra parte la massima di Tarantino è "Il vero artista non cita, ruba". Quindi la si può pensare come si vuole su Tarantino e il suo cinema: ciò non toglie che Django Unchained è un ottimo film, uno dei migliori western di questi ultimi anni e uno dei più divertenti nella cinematografia di Tarantino (in alcune scene si ride proprio di gusto, black comedy le chiamano gli americani). Un cast notevole (ma quanto è bravo Christoph Waltz?!), personaggi scritti benissimo e una colonna sonora perfetta (se non sbaglio è la prima volta che Tarantino fa comporre brani per un suo film) con il tema scritto dal nostro Ennio Morricone.
Lincoln non l'ho ancora visto (penso di andare mercoledì) però non è certo un azzardo consigliare di andarlo a vedere a prescindere. Se Tarantino è uno dei più iconici registi degli anni '90 e 2000, cosa si può dire di Steven Spielberg. Negli anni '70 fu uno dei giovani registi che portarono alla nascita della cosidetta New Hollywood, i suoi film hanno emozionato e commosso almeno un paio di generazioni: Lo squalo, I predatori dell'arca perdutaETJurassik ParkSchindler's List... impossibile trovare un solo capolavoro in una filmografia così vasta e così incredibile. Quindi per Lincoln già il regista è una garanzia, ma se l'attore protagonista è Daniel Day-Lewis, a mio avviso uno dei più grandi attori inglesi di sempre, non si può che sperare il meglio.
Tra Tarantino Spielberg, un po' mi imbarazza chiudere parlando di Brizzi. Quindi quasi quasi non parlerò affatto. Comunque Pazze di me è la nuova pellicola del regista di Notte prima degli esami interpretata da Francesco I soliti idioti Mandelli.
Buon cinema, Marco Frassinelli

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