domenica 6 gennaio 2013

Quijote




LUNEDÌ 7 GENNAIO: QUIJOTE
Premettiamo subito una cosa: Don Chisciotte della Mancia è uno dei miei 10 libri preferiti ed è stata una lettura che mi ha accompagnato per almeno 10 anni. Sempre letto in gruppo o in coppia, è uno di quei libri che non ho affrontato tutto d'un fiato ma piano piano e con una lunga pausa (di diversi anni) tra il primo e il secondo libro. Il capolavoro di Miguel de Cervantes Saavedra è un'opera complessa, analizzabile da differenti punti di vista e con diverse chiavi di lettura. Scritto nel '600, è un mix tra il genere epico-cavalleresco (di cui è quasi una parodia) e il piraresco, è divertente, satirico, serio, grottesco. La trama di base è arcinota: il protagonista è un hidalgo spagnolo così appassionato di romanzi cavallereschi da convincersi che ciò che raccontano i libri non sia frutto di fantasia ma realtà (maghi compresi). Con il suo fedele Sancio Panza (un contadino che si presta a fargli da scudiero in cambio della promessa di nominarlo un giorno governatore di un'isola) parte per il mondo come ultimo rappresentante dei cavalieri erranti. Inutile dire che gliene succederanno di cotte e di crude e la famosa scena dei mulini a vendo è solo la punta dell'iceberg. Un personaggio del genere, sempre al limite tra saggezza e pazzia, tra coraggio e imprudenza, ha sempre solleticato le fantasie del cinema. Sono tantissimi i registi che negli anni hanno avuto il pallino di trasporre sul grande schermo questo progenitore del romanzo moderno. Fin dai primi del Novecento furono prodotti film e cortometraggi su Don Chisciotte. Ci sono le versioni anni '30 di Georg Wilhelm Pabst e quella animata di Ub Iwerks (il papà di Topolino), quella spagnola di Rafael Gil e quella russa di Grigori Kozintsev. Anche le versione italiana diretta da Gianni Grimaldi è dignitosa e degna di nota, con Ciccio Ingrassia perfetto per la parte dell'allampanato Don Chisciotte e Franco Franchi ottimo Sancho Panza. Una lista infinita di cui vi suggerisco ancora la versione televisiva di Peter Yates (BullitKrull) con John LithgowBob Hoskins e Isabella Rossellini, quella di Arthur Hiller con Peter O'Toole e Sophia Loren e il cartone animato Donkey Xote di cui abbiamo parlato quest'estate a Cervo durante l'evento Mostriamo il Cinema con il direttore dell'animazione Giorgio Bellasio. Anche se forse, alla fine, i film più interessanti su Don Chisciotte rimangono i due che non vedremo mai, due progetti travagliatissimi ad opera di due tra i registi più visionari e geniali di sempre: Orson Welles e Terry Gilliam. Quello di Welles ha avuto una genesi lunga vent'anni, girato in bianco e nero da 8 operatori differenti e con una troupe di sei persone! Rimasto incompiuto si può vedere in un montaggio realizzato da Jesus Franco negli anni '90. The Man Who Killed Don Quixote era il titolo che avrebbe avuto il film di Terry Gilliam, un progetto ambizioso e molto particolare (c'erano pure i viaggi nel tempo). Poi tra aerei militari, nubifragi, malattie degli attori, problemi di budget... il film fu cancellato senza appello (il tutto è raccontato nel documentario Lost in La Mancha). Gilliam si riprovò qualche anno dopo ma senza successo.

Dopo questa lunga premessa su Don Chisciotte veniamo al film di domani, Quijote. La prima cosa che colpisce di questo film è senza dubbio il nome del regista: Mimmo Paladino. Chi è? Effettivamente ai cinefili il nome non dirà molto, questo infatti credo sia il suo esordio dietro una macchina da presa. Ma chi si interessa anche di arte, saprà che Paladino è uno dei più importanti artisti italiani (pittore, incisore, scultore), un dei principali esponendi della Transavanguardia italiana. Un artista attivo da più di trent'anni e conosciuto in tutto il mondo. Il suo Quijote nasce proprio come parte integrante di un'importante mostra dell'artista a Napoli in cui elaborava il romanzo di Cervantes tramite differenti espressioni artistiche. Per la sceneggiatura del film Paladino è stato affiancato da uno dei più importanti esperti di Don Chisciotte nel nostro Paese, il professore universitario Corrado Bologna, anche lui per la prima volta alle prese con il cinema. Ed è un piacere per noi del Cineforum avere domani ospite proprio lo sceneggiatore Bologna che potrà raccontarci la genesi di questo curioso progetto che vede come attori protagonisti Peppe Servillo nella parte dell'hidalgo e il compianto Lucio Dalla nel fedele scudiero Sancho Panza.

Vi ricordo infine che, come spesso accade per i nostri eventi speciali, domani ci saranno due soli spettacoli: quello delle 16.15 e quello delle 20.15. L'ospite sarà presente ad entrambe le proiezioni.


PROGRAMMAZIONE IMPERIESE
  • Cinema Centrale: Jack Reacher
  • Cinema Imperia: Mai Stati Uniti
  • Cinema Dianese: Ralph Spaccatutto / La regola del silenzio

Buona settimana. Per ora ho visto Jack Reacher - semplice, buona action, forse anche superiore sotto certi aspetti al romanzo da cui è tratto - e Ralph Spaccatutto - davvero bello, conferma dell'ottimo momento creativo che sta vivendo la Disney sotto Lasseter. La regola del silenzio non l'ho ancora visto ma andate tranquilli, finora Redford non mi ha mai deluso. Anche quello di Vanzina mi hanno detto che è meno peggio delle cavolate a cui ci ha abituato Vanzina negli ultimi anni.
Buon cinema, Marco Frassinelli

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