sabato 18 maggio 2013

Damsel in Distress, Welcome




LUNEDÌ 20 MAGGIO: DAMSEL IN DISTRESS - RAGAZZE ALLO SBANDO
Dopo 7 mesi e 25 film, eccoci all'ultimo lunedì di questa nostra stagione cinematografica 2012-2013. Spero che vi siate tutto sommato divertiti e siete rimasti soddisfatti dell'annata. Se riesco vedo ti preparare anche il questionario di gradimento come gli scorsi anni.
Vediamo brevemente di cosa si tratta il film di lunedì. In un certo qual senso il film conclusivo sembra essere un rimando e una chiusura di quello che era stato il film di apertura. Come "Hysteria" anche in questo caso si tratta di un film divertente e allegro, che tratta in modo orginale e brillante il ruolo delle ragazze nei rispettivi contesti storici e sociali. Il titolo infatti, "Damsel in distress", in italiano sarebbe traducibile come "Damigella in pericolo", quel è un "personaggio stereotipato presente in numerose opere di letteratura, arte e cinema, e in particolare del melodramma, rappresentata generalmente da una giovane donna nubile, che viene messa in una situazione pericolosa da un cattivo, da un mostro o da un drago in modo tale che sia necessario un salvataggio da parte dell’eroe. L'antagonista dell'eroe finisce sconfitto in maniera plateale mentre l'eroe che salva la fanciulla, generalmente all’ultimo momento, è da questa generosamente ringraziato nel finale. In lingua inglese è diffusa l'epressione damsel in distress, spesso presente con l'acronimo DiD. DiD è in America usato anche come termine dispregiativo nell'ambiente femminista per indicare quel tipo di donna che apparentemente non sa fare nulla di utile, non sa cambiare la ruota della macchina, si perde se c’è da prendere una coincidenza alla stazione per non parlare di leggere una carta stradale. Una donna quindi che senza un aiuto esterno, generalmente maschile, non sembra in grado di uscire da situazioni difficili o impreviste." (Wikipedia)
Esattamente come non voleva essere vista la protagonista di HysteriaDamsel in distress parla invece di un gruppo di ragazze che provano ad aiutare i ragazzi depressi del college con un programma di musica e cura dell'aspetto fisico.
Del film Giona A. Nazzaro scrive su FilmTV: "Con un gusto impeccabile, che non risulta mai stucchevole, il più appartato fra i registi indipendenti statunitensi compone un magnifico romanzo di formazione, che oscilla fra Jane Austen e Henry James, per raccontare i tormenti sentimentali di un quartetto di fanciulle alle prese, implacabilmente, con uomini non alla loro altezza. Stillman è in grado di scrivere dialoghi perfetti e letterari senza farli pesare nel gioco degli attori. Compone inquadrature schiettamente classiche (si pensa a Mark Sandrich, Edmund Goulding, Garson Kanin e George Cukor) senza mai fare sconti sulla viscerale disperazione delle sue protagoniste. In netta controtendenza rispetto al cinema dominante, Damsels in Distress, attraverso il prisma dei sentimenti, offre uno sguardo disincantato e acidulo sugli Stati Uniti (basti pensare alla festa della confraternita), e ci offre il più bel numero di musical (una citazione incrociata fra il minnelliano Spettacolo di varietà e Fred Astaire) dai tempi di Alto basso fragile di Jacques RivetteStillman, calligrafo acuto e sismografo degli oscillamenti del cuore, filma con potente discrezione e invita al sorriso."
Aggiungo anche questo pensiero di Edoardo Becattini: "Stillman parte dai normali cliché sui film giovanili americani e si impegna quietamente a sovvertirli con un tocco leggero e gravido di luce. Come in un valzer di Strauss, passa da un capitolo all'altro di questo annuario sentimentale girando fra il punto di vista di Lily, adolescente "estranea" ma ordinaria, e quello di Violet, leader "perdente" con manie depressive. Questa continua danza di focalizzazioni e di personalità permette al film di configurare un ambiente bizzarro ma estremamente vivido e brillante, come se l'estetica delle soap opera incontrasse la prosa di Oscar Wilde. Questo scontro culturale fra arguzia e stigma, fra i ritmi del musical classico e gli intrighi e le dissimulazioni da romanzo vittoriano, costituisce lo stile privilegiato secondo Stillman per rappresentare il "declino della decadenza" e raccontare gli affetti precari e le passioni ballerine della gioventù."

EVENTI IMPERIESI
Martedì 21 maggio alle ore 16.00 presso la Chiesa Valdese di via Carducci, Giancarlo Sappa, il nostro presidente Felice Delucis e e Alida Civile presenteranno il film "Welcomedi Philippe Lioret, già programmato nella nostra stagione scorsa.

PROGRAMMAZIONE IMPERIESE
Cinema Centrale: Il grande Gatsby
Cinema Imperia: Effetti collaterali / Violetta
Cinema Dianese: L'uomo con i pugni di ferro / Fast & Furious 6

Buon cinema, Marco Frassinelli

lunedì 13 maggio 2013

C'era una volta in Anatolia




LUNEDÌ 13 MAGGIO: C'ERA UNA VOLTA IN ANATOLIA
ATTENZIONE! ORARIO SPETTACOLI: 16.15 - 20.15
"Un commissario con i suoi poliziotti, un procuratore e un medico conducono il sospettato di un crimine alla ricerca del luogo dove avrebbe sepolto il cadavere", questo l'incipit di questo film turco lungo ben 150 minuti (ATTENZIONE: non ci sarà lo spettacolo delle 22.30!). Il titolo è ovviamente un omaggio al film di Leone proiettato la scorsa settimana, ma non aspettatevi un altro western, più che altro un poliziesco "molto anomalo". "Gran Premio della Giuria a Cannes 2011, C’era una volta in Anatolia può essere considerato il film più riuscito dell’ambizioso cineasta turco, che compie un audace e, per certi versi, inatteso salto di qualità." scrive Giona A. Nazzaro su FilmTV, e continua "La macchina da presa diventa la sonda per riportare alla luce ciò che giace sepolto nel buio. (...) Nuri Bilge Ceylan, riporta il cinema a una dimensione di pensiero in azione densa e complessa, dove la nettezza del movimento e la precisione dello sguardo diventano discorso e presa di posizione etica e politica. C’era una volta in Anatolia si muove a cerchi concentrici evocando la vertigine di chi per troppo tempo ha fissato l’abisso. E il buio nel quale il film è calato, che progressivamente si apre alle luci dell’alba, è il segno, vivo, di un cinema che chiede di restare - ancora - nel mondo".


PROGRAMMAZIONE IMPERIESE
Cinema Centrale: L'uomo con i pugni di ferro
Cinema Imperia: Bianca come il latte, rossa come il sangue
Cinema Dianese: Mi rifaccio vivo


Buon cinema,
Marco Frassinelli

venerdì 3 maggio 2013

C'era una volta il west, Albissola Comics





LUNEDÌ 6 APRILE: C'ERA UNA VOLTA IL WEST
ATTENZIONE! ORARIO SPETTACOLI: 16.15 - 20.15
Come già anticipato in occasione di Sentieri selvaggi, la retrospettiva di quest'anno è dedicata al Cinema Western. Con il film di Ford abbiamo osservato il cinema americano classico, con C'era una volta il west di Sergio Leone, vedremo invece come negli anni '60 e '70 il genere è stato riletto dei registi italiani, trasformandosi in qualcosa di diverso, il cosiddetto spaghetti-western.
Data la durata della pellicola di quasi tre ore (ma non ci si annoia!), non vi sarà la solita introduzione, quindi sfrutto questo spazio per dire due brevi parole sul regista, la crew e sul cast.

REGIA: SERGIO LEONE
Cosa dire di Sergio Leone? La cosa che più mi stupisce di quanto sia stato fondamentale e influente nella storia del cinema mondiale, avendo diretto neanche dieci film: un paio di peplum (Gli ultimi giorni di PompeiIl colosso di Rodi), la trilogia del dollaro (Per un pugno di dollariPer qualche dollaro in piùIl buono, il brutto, il cattivo) e la trilogia del tempo (C'era una volta il WestGiù la testaC'era una volta in America).
Insomma, tolti i due peplum (di cui uno solo codiretto), la sua filmografia da regista (in altri ruoli, come aiuto regista, ha fatto molte più cose) si chiude in soli 6 film, ma sei film straordinari e bellissimi. Dalla sua cifra stilistica sono nati decine e decine di cloni e scimmiottatori, ma nessuno è mai riuscito a ripetere la bellezza degli degli originali. Alcune inquadrature, scene, personaggi, sono ormai nell'immaginario collettivo, riconoscibili anche da chi quei film manco li ha mai visti.

MUSICA: ENNIO MORRICONE
Sarebbe potuto esistere il cinema di Leone senza le musiche di Ennio Morricone? Sì, ma non sarebbe stato la stessa cosa.

SCENEGGIATURA: Sergio Leone, Sergio Donati
Leone ok, Sergio Donati è un suo collaboratore storico. Ha lavorato anche con Michael AndersonJohn IrvinJohn GuillerminMarco Bellocchio e Michele Lupo.

SOGGETTO: Dario Argento, Bernardo Bertolucci, Sergio Leone
Lo sapevate? La storia non è del solo Leone ma è scritta insieme a due tra i più importanti registi del cinema italiano: Bernardo Bertolucci (Ultimo tango a Parigi) e il maestro del brivido Dario Argento (Profondo Rosso).

CAST
Claudia CardinaleHenry FondaJason RobardsCharles Bronson... c'è da aggiungere altro??




EVENTI: ALBISSOLA COMICS
Se vi piacciono i fumetti, questo fine settimana c'è un evento che non potete perdervi assolutamente. Si svolge dalle 9 alle 18, ad Albissola Marina (SV) ed è a ingresso gratuito. Faccio parte anche io dello staff, mi occuperò in particolare del programma conferenze, ma senza peccare in falsa modestia mi sento di affermare che è il più importante evento di fumetti in tutta la Liguria. Sono più di 60 i fumettisti presenti, fumettisti Bonelli (TexDylan DogZagor...), Disney (TopolinoPaperino...), ma anche fumetti francesi, americani (Spider-ManCapitan America), italiani (Diabolik). Ogni fumettista avrà una sua piccola mostra e sarà a disposizione del pubblico, per tutti i due giorni, per autografi, disegni, scambiare qualche parola...
Tra l'altro, sembra fatto apposta con il nostro film C'era una volta il west, per tutta la domenica si svolgerà un interessantissimo congresso sui nativi americani, la loro cultura, la loro storia, l'influenza rispetto al cinema e ai fumetti... Quindi ci sono motivi per venire anche se non siete per forza dei lettori di fumetti incalliti.
Ci saranno talmente tante cose che è inutile che sto ad elencarvele tutte: date un'occhiata al programma e decidete. Io vi consiglio di venire: sono sicuro che vi divertirete. Mal che vada avrete fatto una gita nella bellissima Albissola e avrete visto un po' di opere d'arte straordinarie.



PROGRAMMAZIONE IMPERIESE
Cinema Centrale: Iron Man 3
Cinema Imperia: Hansel & Gretel
Cinema Dianese: Attacco al potere


Buon cinema,
Marco Frassinelli