lunedì 27 novembre 2017

Ritratto di famiglia con tempesta


RITRATTO DI FAMIGLIA CON TEMPESTA
Questa stagione del Cineforum si è aperta con tre film - belli - di tre registi promettenti, all'inizio della loro carriera: tre film per Thomas Lilti, film d'esordio di Andrea Magnani e terzo film di Kenneth Lonergan (nel suo caso, però, sarà anche il terzo film ma sarebbe impreciso parlare di "inizio carriera"). Con Ritratto di famiglia con tempesta, invece, incontriamo il primo regista esperto di questa stagione: Kore-eda Hirokazu è infatti un regista molto esperto, ha esordito come documentarista all'inizio degli anni '90 e ha alle spalle una decina di lungometraggi che gli hanno fatto vincere premi in tutto il mondo. Un paio di stagioni fa avevamo proiettato il suo Father and Son, storia di due famiglie che scoprono che i loro primogeniti erano stati scambiati in ospedale e che quindi si trovano di fronte alla scelta terribile se dare più importanza all'affetto o al legame biologico.
E sono nuovamente i rapporti familiari nel Giappone contemporaneo, i temi di questo nuovo film Ritratto di famiglia con tempesta. Accostato spesso a Yasujiro Ozu, Kore-eda Hirokazu definisce questo Ritratto di famiglia con tempesta il suo film più autobiografico.

PROGRAMMAZIONE IMPERIESE
Cinema Centrale: Justice League
Cinema Imperia sala 1: Caccia al tesoro
Cinema Imperia sala 2: American Assassin
Cinema Dianese: Mistero a Crooked House


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Buon cinema,
Marco Frassinelli

domenica 19 novembre 2017

Manchester by the sea



MANCHESTER BY THE SEA
Pochi di voi, immagino, avevano mai sentito il nome di Kenneth Lonergan prima di Manchester by the sea. Aveva debutto nel 2000 con Conta su di me, film da due nomination all'Oscar (tra cui miglior sceneggiatura, sua) il Grand Jury Prize al Sundande. Lonergam si mette così al lavoro sulla sua seconda pellicola, Margaret, film drammatico con uno splendido cast (Anna PaquinMark RuffaloJean RenoMatt Damon...). Il film, molto apprezzato dalla critica, creerà moltissimi contrasti tra Lonergan e i produttori, soprattutto per disaccordi sul montaggio finale. Tanto che sarà distribuito solo nel 2011, dopo ben 6 anni di battaglie legali. Ed è così che in oltre 15 anni di carriera, Manchester by the sea è "solo" il suo terzo film come regista. Dico "come regista", perché nel frattempo ha lavorato come sceneggiatore scrivendo film come Terapie e pallottole di Harold Ramis (entrambi i suoi genitori erano psicoanalisti), Le avventure di Rocky e Bullwinkle di Des McAnuff e Gangs of New York di Martin Scorsese. Manchester by the sea è, quindi, il film della consacrazione definitiva e immagino che ora non dovremo attendere altri cinque o sei anni prima di vedere una sua nuova pellicola. Perché Manchester by the sea è un film è un film da due Oscar (quello a Lonergan per la sceneggiatura e a Casey Affleck come miglior attore protagonista) e di altre 4 nomination, di un Golden Globe, 2 Bafta e qualcosa come 113 premi internazionali da giurie e festival di tutto il mondo. Merito di un'ottima sceneggiatura e dell'interpretazione della vita di Casey Affleck, attore a volte messo in ombra dai successi del fratello Ben, ma che ormai si è costruito un'ottima carriera (la saga Ocean's...., GerryL'assassinio di Jesse James per mano del codardo Robert Ford...). Nel cast anche altri ottimi attori quali Michelle Williams (la ex Jen di Dawson's Creek, oggi attrice di successo con titoli quali MarilynBlue ValentineShutter Island...) e Kyle Chandler (il Gary Hobson della serie Ultime dal cielo, poi apparso spesso al cinema, da Argo The Wolf of Wall Street).

PS. Il film è lungo. Quindi si prega gli spettatori, soprattutto quelli delle 20.15, domani di andare in sala in anticipo. Così da poter iniziare la proiezione delle 20.15 in orario spaccato e non accumulare ritardo sullo spettacolo delle 22.30. Si prega inoltre, sempre gli spettatori delle 20.15, finito il film, di lasciare la sala un po' più rapidamente del solito, così da permettere l'ingresso dei soci allo spettacolo successivo.

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Cinema Centrale: vedi programma
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Buon cinema,
Marco Frassinelli

lunedì 13 novembre 2017

Easy



EASY, UN VIAGGIO FACILE FACILE
Prima di iniziare a parlare del secondo film della stagione, ho notato che molti di voi hanno seguito il nostro consiglio di evitare lo spettacolo delle 20.15: alle 20.15 la situazione è stata meno satura dello scorso anno, mentre il pubblico degli spettacoli delle 16.15 (praticamente pieno) e delle 22.30 erano più numerosi. Bene. Continuiamo così.
Il secondo film di quest'anno è Easy, un viaggio facile facile, opera prima del regista Andrea Magnani, già sceneggiatore televisivo (L’ispettore ColiandroDistretto di polizia) e documentarista (Basta guardarmiCaffè Trieste). Il film è un sorta di on the road, un "a spasso col morto" su e giù per i Carpazi. Ottima prova di Nicola Nocella, attore molto bravo visto in film quali Il figlio più piccolo di Pupi Avati (2010) e Studio illegale di Umberto Carteni (2013). Nel cast anche Libero De Rienzo (Santa MaradonaA/R Andata + Ritorno) e Barbara Bouchet(Milano Calibro 9Non si sevizia un paperino).

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Buon cinema,
Marco Frassinelli

lunedì 6 novembre 2017

Stagione 2017-2018, Il medico di campagna



STAGIONE 2017-2018
Con un po' di ritardo nell'invio della newsletter (molti di voi in questo momento saranno già in sala), vi comunico che oggi 6 novembre ha inizio la stagione 2017-2018 del Cineforum Imperia (la cinquantunesima?). Ben 26 film quest'anno, uno in più rispetto agli anni scorsi, tanto che si finisce addirittura a giugno. Cosa vi aspetterà? Beh, iniziamo con una commedia francese, si prosegue con un road movie italo-ucraino, per poi arrivare a Manchester by the sea, tra i film più attesi di questa stagione, vincitore di 2 premi oscar e oltre 113 premi tra i festival di mezzo mondo. Si prosegue con il nuovo film del giapponese Hirokazu (quello di Father and Son) e con A Ciambra su una comunità rom in Italia. Grande evento l'11 dicembre con il film d'animazione Your Name, tra i 100 film più votati di tutti i tempi dal principale sito di cinema al mondo (imdb.com) e vero successo mondiale (in Giappone è l'anime con il maggior incasso di sempre). Chiudiamo il 2017 con il polacco Agnus Dei sui crimini compiuti dall'Armata Rossa nel 1945. Riapriamo il 2018 con due grandi maestri del cinema europeo: prima il nuovo film di Emir Kusturica (la cui immagine promozionale abbellisce il nostro depliant) e poi quello di Aki Kaurismaki (evento speciale). Anche le settimane successive saranno caratterizzate da film di maestri indiscussi. Il 22 gennaio abbiamo l'evento speciale di Paterson di Jim Jarmusch proiettato in lingua originale (sottotitolata in italiano). Altro evento speciale il 29 gennaio con il nuovo film di Andrea Segre introdotto dal regista stesso tramite un collegamento Skype. Apriamo febbraio con il nuovo lavoro dei fratelli Dardenne e quello di Asghar FarhadiIl cliente, premiato agli oscar come Miglior film straniero. Altro evento special il 19 febbraio: proiezione di L'inferno, capolavoro del cinema muto italiano del 1911 tratto dalla Divina Commedia, accompagnato al pianoforte dal Maestro Luigi Giachino. Parliamo di politica, emancipazione e sentimenti con il francese A casa nostra e l'israeliano Libere disobbedienti innamorate. Altro evento speciali il 12 marzo con la proiezione in lingua originale dell'argentino Il cittadino illustre. Inizia poi una retrospettiva in due parti sul celebre attore Peter Sellers con i suoi due film più straordinari: iniziamo con Oltre il giardino.Poi vedremo La tenerezza di Gianni Amelio tratto dal romanzo La tentazione di essere felici di Lorenzo Marone seguito dall'attesissimo Jackie di Pablo Larrain in lingua originale (altro evento speciale), sulla vita della first lady Jackie Kennedy. Il documentario Libere parlerà delle donne partigiane. Maggio si aprirà con l'islandese Virgin Mountain e il canadese E' solo la fine del mondo di Xavier Dolan (quello del premiatissimo Mommy). Chiudiamo la rassegna su Peter Sellers con il mitico Il dottor Stranamore... di Stanley Kubrick (che già da solo varrebbe la stagione intera). Chiudiamo infine la stagione con due film molto lunghi ma altrettanto interessanti: il romeno Sieranevada e il strapremiato film tedesco Vi presento Toni Erdmann.



IL MEDICO DI CAMPAGNA
Primo film della stagione, lunedì 6 novembre, sarà Il medico di campagna su, appunto, un medico di campagna vecchio stile, con borsa in pelle e visita a domicilio. Protagonista della pellicola François Cluzet, attore francese portato alla notorietà dalla straordinaria performance di Quasi amici - Intouchables ma che aveva già una pluridecennale carriera alle spalle, soprattutto diretto di Claude Chabrol. Il regista di Il medico di campagna è il francese Thomas Lilti che, cosa più unica che rara, è un vero medico oltre che regista e che ha portato avanti le due carriere parallelamente (e non per caso, anche il suo film precedente, Ippocrate, aveva un medico come protagonista).


CHIARIMENTI E COMUNICAZIONI
Dato che la stagione sta iniziando (per molti sarà già iniziata quando leggerete queste righe), ci tengo a ricordare un paio di aspetti.
  • Gli orari sono 16.15, 20.15 e 22.30.  Però nel caso degli ultimi due film della stagione e nel caso del concerto, non ci sarà lo spettacolo delle 22.30.
  • La tessera associativa è, appunto, una tessera associativa. Quindi non un abbonamento o un biglietto del cinema. Semplicemente è una tessera associativa che permette di partecipare alla vita dell'associazione e ai vari eventi e proiezioni che sono ad ingresso gratuito e riservate ai soci... fino a esaurimento posti.
  • Il cinema, per questioni di licenza e sicurezza, ha un numero di persone massime che possono entrare in sala ad ogni spettacolo. Questo a prescindere dal numero di sedie. Un cinema potrebbe avere 100 sedie ma avere una licenza di 80 posti e quindi anche se ci sono 20 sedie libere... il cinema è pieno. Questo lo dico perché è capitato che qualcuno guardasse il film dal bar e gente fuori, per raggiunta capacità del cinema, dicesse di voler entrare perché l'amico dentro gli ha detto che una seria è libera. Se anche la sedia è "fisicamente" vuota, il cinema è pieno dato che l'occupante della sedia c'è. Quindi se il gestore del cinema dice che il cinema è pieno (vengono contate le persone che entrano), non protestate sul fatto che ci siano sedie libere o no. Nessuno, ne il Cineforum né il Cinema Centrale, hanno alcun interesse che qualcuno "resti fuori", quindi se il gestore dice che non si può entrare è perché è così.
  • Si sa che le prime settimane lo spettacolo delle 20.15 è sempre molto affollato, tanto che può capitare che qualcuno non riesca ad entrare (mai successo questo invece agli spettacoli delle 16.15 e 22.30). Per questa ragione vi chiedo, a chi ha la possibilità, almeno fino alla pausa natalizia, se siete abituali delle 20.15, per questo mese e mezzo, cercate ogni tanto di andare alle 16.15 o alle 22.30, così da lasciare spazio a chi può solo in quell'orario. Tra l'altro avreste meno problemi di posteggio e più scelta nel posto dove sedervi. Chi invece può o vuole andare sempre e solo allo spettacolo delle 20.15 sappia che per essere sicuro di entrare deve arrivare con un po' di anticipo (mentre agli altri spettacoli può arrivare anche all'ultimo momento).
  • Per evitare liti e problemi evitate di tenere occupato, allo spettacolo delle 20.15, più di un posto. Anche perché, per quello detto prima, non serve a niente. Voi tenere tre posti per i vostri amici: nel frattempo si esaurisce la capienza del cinema. Arrivano i vostri amici e dicono al gestore di farli entrare perché hanno il posto. Ma non è vero, perché nel frattempo tre persone erano entrate e la capienza raggiunta. Quindi i vostri tre amici sono fuori, voi state tenendo il posto a gente che non entrerà e ci saranno tre persone in piedi (e il film non può partire, per legge, con persone in piedi) a cercare il loro posto non trovandolo.
Ho dato questi avvertimenti non per spaventarvi (la percentuale di persone rimaste fuori dalla sala è davvero minima, circa il 2% e solo per alcuni film a inizio stagione, solo per lo spettacolo delle 20.15 e solo chi, ovviamente, è arrivato più tardi delle altre 280 persone già sedute in sala al suo arrivo), ma più che altro per anticipare / rispondere a dubbi emersi nel corso della stagione scorsa, così che se un 5% - 10 % di chi va allo spettacolo delle 20.15 a turno andasse a quello delle 22.30 nessuno rimarrebbe più fuori e sarebbe meglio per tutti.


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Buon cinema,
Marco Frassinelli