sabato 1 dicembre 2012

Diaz, Comunicazione, Film fumettosi




LUNEDÌ 3 DICEMBRE: DIAZ
Tranne forse i più giovani, immagino che tutti ricordiate i tragici eventi di Genova nella notte del 21 luglio 2001, quando polizia e reparti speciali hanno assaltato la scuola Diaz picchiando a sangue le decine di manifestanti che lì dormivano. L'assalto alla Diaz e le sevizie dei prigionieri all'interno del carcere di Bolzaneto sono state una delle pagine peggiori nella storia recente del nostro Paese, il culmine di due giorni di vera e propria guerriglia urbana. Diaz racconta appunto di quegli eventi, non è un documentario, è un film recitato. Nel cast Claudio Santamaria (che rivedremo nuovamente al Cineforum il 22 aprile nel film I primi della lista), Jennifer Ulrich (L'onda) e Elio Germano (Mio fratello è figlio unico). Dietro la macchina da presa Daniele Vicari, regista di Velocità massimaIl mio paese e Il passato è una terra straniera.


COMUNICAZIONE
Due lunedì fa è successa una cosa spiacevole: allo spettacolo delle 20.15 alcune persone non sono potete entrare in sala in quanto era già stato raggiunta la capienza massima della sala (e purtroppo per legge non si può, come ha chiesto qualcuno, vedere il film in piedi o per terra, è una questione di legge per motivi di sicurezza).
Non credo serva specificarlo, ma è ovvio che i nostri spettacoli sono riservati ai soci e voi siete liberi di andare allo spettacolo che preferite ma "fino ad esaurimento posti". Questo è anche il motivo dei due spettacoli serali: se facessimo un solo spettacolo serale (ed esempio ore 21) chi rimane fuori si perde il film. Invece con due spettacoli chi non entra alle 20.15 può comunque accedere a quello delle 22.30 che non è mai pieno. Però è una scocciatura, lo capisco, arrivare non trovare posto. Quindi cosa si può fare.
Primo: consiglio a chi ha la possibilità di preferire lo spettacolo pomeridiano o quello delle 22.30. In questo modo si alleggerisce il sovraffolamento di quello delle 20.15. E tra l'altro chi può andare agli altri due, sarà anche più comodo: non essendo piena la sala è più facile trovare il posto che si preferisce.
Secondo: se proprio non potete andare ad altri spettacoli che a quello delle 20.15, cercate di arrivare qualche minuto prima. Tra le persone rimaste fuori alcune erano arrivate dopo le 20.15. Chi arriva verso le 20 o 19.50, non ha mai problemi a trovare posto.
Terzo: se come avete capito allo spettacolo delle 20.15 vige la solita regola "chi prima arriva meglio alloggia", non è corretto tenere il posto per le persone che devono ancora arrivare. Certo, se mia moglie entra mentre io sto posteggiando, o tengo il posto al mio amico mentre è sono su al bar per un caffè o è in bagno, non è un problema. Il problema lo diventa se io arrivo e prendo sempre due, tre, sei posti magari per dei miei amici che sì, forse vengono, forse boh. E alla fine magari rimane il posto vuoto e qualcuno invece non è potuto entrare. Oppure, magari poi gli amici arrivano: ma è corretto che loro arrivino alle 20.15 ed entrino e io magari arrivo alle 20 e non posso entrare perché qualcuno tiene tutta una fila? Quindi per correttezza ognuno si tenga il proprio posto e chi prima arriva si siede. Chi arriva tardi e la sala è piena dovrà tornare allo spettacolo successivo.
Quindi ripeto un'ultima volta: se potete andate ad un'altro spettacolo. Se dovete andare a questo cercate di arrivare un po' prima. Chi arriva prima, per correttezza ed educazione eviti di tenere sistematicamente i posti per chi non c'è.
Grazie





Programmazione imperiese
Cinema Centrale: Le 5 leggende
Cinema Imperia: Il peggior Natale della mia vita

Politeama Dianese: Di nuovo in gioco
Le 5 leggende è un film d'animazione molto carino, se ne parlava nel link poco più su sui film d'animazione (qui). De Il peggior Natale della mia vita ne abbiamo parlato la settimana scorsa: sequel di La settimana peggiore della mia vita. Meno divertente del precedente ma comunque godibile. Il più interessante del trio sembra Di nuovo in gioco, non fosse altro che per il fatto che segna il ritorno davanti alla macchina da presa di Clint Eastwood, che dopo il film Gran Torino aveva annunciato il suo ritiro come attore per concentrarsi solo sulla regia. Tra l'altro è il primo film con Eastwood diretto da un altro che non sia se stesso da circa vent'anni a questa parte. A compiere il "miracolo" non poteva che essere che Robert Lorenz, qui al suo esordio come regista, ma produttore o primo assistente alla regia di quasi tutti i film di Eastwood.
Buon cinema, Marco Frassinelli

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