venerdì 16 novembre 2007

Il grande capo


Dopo l'interessante proiezione di spezzoni cinematografici inerenti i clown e la commedia dell'arte al cinema, presentati dal prof. Locuratolo nell'ambito del festival Grock, questo lunedì finalmente comincia la nostra stagione "ufficiale".
Due parole sul film che vedrete: "Il grande capo"(guarda il trailer).
Il regista di questa cinica e divertente commedia, Lars Von Trier, non credo abbia bisogno di presentazioni. Fondatore del movimento Dogma 95, ha sempre spiazzato pubblico e critica rivelandosi uno dei più grandi talenti del cinema europeo. Alcuni dei suoi film più famosi sono Le onde del destino", Idioti, la serie tv The Kingdom - il regno, Dancer in the Dark (con Björk) e la trilogia americana composta per ora da Dogville (con Nicole Kidman) e Manderlay.
Trama: una grande azienda di informatica sta per essere venduta agli islandesi. Il proprietario non ha mai rivelato la sua identità fingendosi un semplice portavoce di un fantomatico 'Grande Capo'. Ora è però necessario che il Capo si materializzi. Ingaggia quindi un attore disoccupato che dovrebbe limitarsi a firmare per procura la cessione. Ma le cose si complicano…
"Il grande capo" è quindi una bella commedia, molto divertente che può piacere ad ogni tipologia di pubblico. Ma non è ilarità fine a se stessa, dato che vengono affrontati problemi mondo del lavoro quali la falsità dei rapporti di lavoro, il profitto che calpesta qualsiasi relazione, il bisogno di autoaffermazione che scavalca ogni concetto di equità.
Quindi un film bello, divertente ma anche interessante.
Dal punto di vista cinematografico, il film è curioso perchè è la prima volta nella storia del cinema che viene utilizzata la tecnica "Automavision": L'automavision è un'innovativa tecnica di ripresa cinematografica che utilizza una camera fissa senza nessun operatore dietro. La camera è comandata da un computer che decide, in maniera del tutto causale e senza apparenti linee guida, che cosa riprendere; se fare uno zoom o una panoramica, un primo piano o un piano americano.
Un'altra delle tante trovate dell'eccentrico regista danese.

Prima di salutarvi un'occhiata al cinema in sala:
Cinema Centrale
"La leggenda di Beowulf": è un film di animazione (ma sotto l'elaborazione grafica vi hanno regitato attori veri) di Robert Zemeckis. Alcuni dei titoli più famosi di Zemeckis sono: la trilogia Ritorno al futuro , Forrest Gump, Cast Away, La morte di fa bella, Le verità nascoste...
Per quanto riguarda il cinema di animazione, suo è il capolavoro Chi ha incastrato Roger Rabbit e il film sperimentale Polar Express.
Così la critica: Un film fuori dall'ordinario almeno sotto il profilo dell'innovazione, lo è. Si badi, non parliamo solo di innovazione tecnica, per quanto i risultati ottenuti siano strabilianti, ma anche di un nuovo modo di trattare il cinema di animazione, trasformando quest'ultimo in mezzo di intrattenimento per adulti, stavolta in termini assoluti e definitivi.
Mi raccomando, film di animazione non vuol dire per bambini, quindi non portateci i vostri figli se non volete che assistano a sangue, combattimenti cruenti, nudità...
Cinema Imperia
Come tu mi vuoi
Cinema Dianese
Giorni e Nuvole: altro film molto interessante e che vi invito ad andare a vedere, di
Silvio Soldini (Pane e tulipani, Agata e la tempesta) con Antonio Albanese e Margherita Buy. Ambientato e girato a Genova, è un film molto attuale che parla del mondo del lavoro e di precariato... Così la critica: Una storia che racconta con onestà e incisiva semplicità l'Italia precaria dei giorni nostri. Il lavoro, come l'amore, è una certezza che può essere messa fatalmente in dubbio dagli eventi. La famiglia può infrangere la sua solidità e rimanere sospesa in un equilibrio instabile. Il nuovo film di Silvio Soldini rappresenta in modo sincero la realtà di un uomo che perde i suoi punti fermi e della donna che finisce per allontanarsi da lui.

Aspettandomi di vedervi numerosi lunedì, vi saluto augurandovi buon cinema

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