PORCO ROSSO
Hayao Miyazaki non
 ha più bisogno di presentazioni. È solo uno dei più grandi animatori 
del mondo in attività, uno più acclamati e venerati registi della storia
 del cinema d'animazione. Nei suoi 50 anni di carriera ha realizzato 
(insieme allo Studio Ghibli da lui fondato) alcuni dei più importanti e belli cartoni animati di sempre. Tra i suoi titoli più famosi ricordiamo: Nausicaa della Valle del Vento, Il mio vicino Totoro, Laputa - Castello nel cielo, Pincipessa Mononoke, La città incantata e Il castello errante di Howl. Fin dalle sue prime serie a cartoni animati (Le avventure di Lupin III, Conan il ragazzo del futuro) Miyazaki e
 sempre stato uno dei pochi animatori giapponesi ad essere apprezzato in
 occidente e praticamente tutti i suoi lungometraggi sono stati 
distribuiti in Italia (fortuna non capitata ad esempio al co-fondatore 
dello studio Ghibli Isao Takahata, ingiustamente misconosciuto nel nostro paese). Dico "praticamente" perchè neanche di Miyazaki sono arrivati in Italia tutti i film: per quasi trent'anni Porco Rosso,
 uno dei suoi film più famosi in patria, non ha trovato la strada della 
distribuzione italiana. Il perchè non è molto chiaro. E la cosa colpisce
 ancora di più scoprendo che il titolo internazionale di Porco Rosso è... Porco Rosso,
 così, in italiano. Perchè? Perchè protagonista del film è Margo Pagot, 
asso dell'aviazione militare italiana che, a seguito di un incidente 
durante la Prima guerra mondiale lascia l'aeronautica e si trasferisce a
 vita privata in un'isoletta dell'Adriatico. Quindi un grande film, di 
un regista acclamato, ambientato in Italia, con protagonista italiano, 
omaggi al nostro paese che si sprecano (il nome del protagonista è un 
omaggio ai grandi animatori italiani Nino e Toni Pagot, nel film vengono citati Adriano Visconti, Francesco Baracca, Arturo Ferrarir assi
 dell'aviazione italiana. Perchè allora non distribuirlo. Una 
spiegazione ufficiale non c'è. Vi suggerisco la mia. In altri paesi 
(giappone e Francia su tutti), al contrario dell'Italia, l'animazione 
non è considerata una forma d'arte per bambini. E' un modo per fare 
cinema utilizzando disegni anzichè attori. E come tutto il cinema, può 
essere per bambini, per adulti o per ragazzi, può essere divertente, di 
fantascienza, horror, erotica, storica e documentaristica. Non è un 
"genere" è un modo di fare cinema (come scegliere di fare gli attori o 
gli sfondi in computer grafica rispetto a costruire dei set o girare dal
 vivo). Quindi in giappone un film d'animazione può toccare questi o 
quell'altri temi ed avrà un suo target preciso. In Italia invece 
animazione = per bambini. E quindi probabilmente i distributori avranno 
pensato che un film ambientato nell'Italia del fascismo, in cui si parla
 in termini negativi di camice nere e squadroni punitivi non fosse un 
film adatto ai bambini. Ergo nessuno l'ha importato. Oggi finalmente le 
cose stanno cambiando e, grazie a Lucky Red, possiamo vedere anche in Italia questo film bellissimo film che compie quest'anno 20 anni dall'uscita in sala giapponese.
Programmazione imperiese
Cinema Centrale: To Rome with Love
Cinema Imperia: Street Dance 2 / The Avengers
Politeama Dianese: Battleship

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