lunedì 23 aprile 2012

Porco Rosso

PORCO ROSSO
Hayao Miyazaki non ha più bisogno di presentazioni. È solo uno dei più grandi animatori del mondo in attività, uno più acclamati e venerati registi della storia del cinema d'animazione. Nei suoi 50 anni di carriera ha realizzato (insieme allo Studio Ghibli da lui fondato) alcuni dei più importanti e belli cartoni animati di sempre. Tra i suoi titoli più famosi ricordiamo: Nausicaa della Valle del Vento, Il mio vicino Totoro, Laputa - Castello nel cielo, Pincipessa Mononoke, La città incantata e Il castello errante di Howl. Fin dalle sue prime serie a cartoni animati (Le avventure di Lupin III, Conan il ragazzo del futuro) Miyazaki e sempre stato uno dei pochi animatori giapponesi ad essere apprezzato in occidente e praticamente tutti i suoi lungometraggi sono stati distribuiti in Italia (fortuna non capitata ad esempio al co-fondatore dello studio Ghibli Isao Takahata, ingiustamente misconosciuto nel nostro paese). Dico "praticamente" perchè neanche di Miyazaki sono arrivati in Italia tutti i film: per quasi trent'anni Porco Rosso, uno dei suoi film più famosi in patria, non ha trovato la strada della distribuzione italiana. Il perchè non è molto chiaro. E la cosa colpisce ancora di più scoprendo che il titolo internazionale di Porco Rosso è... Porco Rosso, così, in italiano. Perchè? Perchè protagonista del film è Margo Pagot, asso dell'aviazione militare italiana che, a seguito di un incidente durante la Prima guerra mondiale lascia l'aeronautica e si trasferisce a vita privata in un'isoletta dell'Adriatico. Quindi un grande film, di un regista acclamato, ambientato in Italia, con protagonista italiano, omaggi al nostro paese che si sprecano (il nome del protagonista è un omaggio ai grandi animatori italiani Nino e Toni Pagot, nel film vengono citati Adriano Visconti, Francesco Baracca, Arturo Ferrarir assi dell'aviazione italiana. Perchè allora non distribuirlo. Una spiegazione ufficiale non c'è. Vi suggerisco la mia. In altri paesi (giappone e Francia su tutti), al contrario dell'Italia, l'animazione non è considerata una forma d'arte per bambini. E' un modo per fare cinema utilizzando disegni anzichè attori. E come tutto il cinema, può essere per bambini, per adulti o per ragazzi, può essere divertente, di fantascienza, horror, erotica, storica e documentaristica. Non è un "genere" è un modo di fare cinema (come scegliere di fare gli attori o gli sfondi in computer grafica rispetto a costruire dei set o girare dal vivo). Quindi in giappone un film d'animazione può toccare questi o quell'altri temi ed avrà un suo target preciso. In Italia invece animazione = per bambini. E quindi probabilmente i distributori avranno pensato che un film ambientato nell'Italia del fascismo, in cui si parla in termini negativi di camice nere e squadroni punitivi non fosse un film adatto ai bambini. Ergo nessuno l'ha importato. Oggi finalmente le cose stanno cambiando e, grazie a Lucky Red, possiamo vedere anche in Italia questo film bellissimo film che compie quest'anno 20 anni dall'uscita in sala giapponese.



Programmazione imperiese

Cinema Centrale: To Rome with Love
Cinema Imperia: Street Dance 2 / The Avengers

Politeama Dianese: Battleship

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