Sono passati già 13 anni dalla morte di Michel Pettrucciani, uno dei più celebri e importanti pianisti jazz di tutti i tempi. Francese di origine italiana, Petrucciani iniziò a suonare giovanissimo e in circa vent'anni di carriera suonò con i più grandi, da Dizzy Gillespie a Jim Hall, da Wayne Shorter a Kenny Clarke. Un gigante della musica intrappolato in un corpo così piccolo e così fragile: Petrucciani alto appena un metro soffriva infatti dalla nascita di osteogenesi imperfetta, una malattia genetica conosciuta anche come Sindrome delle ossa di cristallo. E forse è questa la grandezza di Petrucciani. Un uomo che ha saputo convivere con serenità con i suoi handicap, senza farsi limitare e vivendo la vita al 100%. Come Oscar Pistorius che corre con gambe artificiali, anche Petrucciani utilizzava una specie di protesi per raggiungere i pedali. Morì a soli 36 anni lasciando due figli, di cui uno afflitto dal suo stesso male. La sua fu una vita breve ma intensa, su cui ci si sarebbe potuto scrivere un film. L'idea è venuta a Michael Radford che, anzichè il biopic, ha preferito il documentario. Radford prima di darsi al cinema aveva cominciato come documentarista per la televisione. Come regista i suoi titoli più noti sono Orwell 1984 e Il postino.
Bell'articolo su La Stampa dell'8 febbraio dedicato al Cineforum Imperia. Si parla del film su Petrucciani, della stagione in corso e dei quarant'anni (eh sì, sono più di 40 anni che il Cineforum Imperia è attivo) di storia del nostro Cineforum.
Programmazione imperiese
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Ricordo per chi non l'ha ancora visto, che Hugo Cabret è il nuovo film di Martin Scorsese.con un cast davvero interessante: Ben Kingsley (Gandhi, Schindler's List), Sacha Baron Cohen (Borat, Bruno), Asa Butterfield (Il bambino con il pigiama a righe), Chloë Grace Moretz (Kick-Ass), Jude Law (Il nemico alle porte) e il mitico Christopher Lee (Dracula, Il signore degli anelli, Star Wars).
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