Dopo Il clan, ecco un secondo film dove è centrale il rapporto genitore-figlio. Se ne Il clan, erano i figli a subire e poi ad uniformarsi alla follia del padre, in Un padre, una figlia il tenore sarà del tutto diverso, con il padre che si metterà totalmente in gioco per il bene della figlia. Vincitore della miglior regia al festival di Cannes, Un padre, una figlia è scritto e diretto da Cristian Mungiu, regista rumeno che avevamo apprezzato diversi anni fa al Cineforum con il suo film più famoso: 4 mesi, 3 settimane, 2 giorni (grazie al quale aveva vinto la Palma d'Oro, sempre al festival di Cannes). L'attore protagonista è Adrian Titieni, poco noto in Italia ma con una carriera trentennale in Romania; lo avevamo visto un paio di stagioni fa in Il caso Kerenes, film vincitore dell'Orso d'Oro a Berlino dove Titieni interpretava il padre del bambino ucciso; la "figlia" è invece interpretata dalla giovane Maria-Victoria Dragus (classe 1994): attrice che qualcuno potrebbe ricordare con la figlia più grande del pastore, quella che con la propria bugia scatenerà la caccia al "mostro", nel film Il nastro bianco di Michael Haneke. Nel ruolo dell'ispettore capo troviamo Vlad Ivanov, uno dei volti più noti del cinema rumeno: Snowpiercer, Il caso Kerenes, Anime nella nebbia, Il concerto, 4 mesi, 3 settimane, 2 giorni).
PROGRAMMAZIONE IMPERIESE
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