LUNEDÌ 21 GENNAIO: HUNGER
Oggi sono arrivato a scrivere questa mail un po' in ritardo. Quindi sarà breve e concisa, dato che molti non faranno in tempo a leggerla prima di vedere il film.
Per quelli sopra una certa età Steve McQueen è sinonimo di "vita spericolata" (come canzava anche Vasco nella celebre canzone): attore e pilota automobilistico, Terence Steven McQuenn interpretò alcuni famosissimi film tra gli anni '60 e '70 come I magnifici sette, La grande fuga, Getaway! e L'inferno di cristallo. McQueen è morto a 50 anni nel 1980. Per questo immagino che molti di voi siano stati piuttosto sorpresi leggendo, in Hunger, "regia di Steve McQuenn". Come si spiega? Semplice: omonimia. Il nostroSteve McQuenn è un regista inglese poco più che quarantenne che con soli due film (usciti in Italia a poco distanza l'uno dall'altro ma datati in originale 2008 e 2011) ha sbalordito le platee e le giurie di numerosi festival. Il film che lo ha reso famoso in tutto il mondo è proprio questo Hunger. Tratto da veri eventi capitati in Irlanda del Nord agli inizi degli anni '80, Hunger ha vinto la camera d'oro al Festival di Cannes e il premio Gucci alla Mostra del Cinema di Venezia. Da segnalare la straordinaria prova di Michael Fassbender (Prometheus, X-Men L'inizio, Bastardi senza gloria, A Dangerous Method). L'accoppiata McQueen - Fassbendersi è ripresentata anche nel film successivo, Shame, che a Venezia 2011 ha fruttato una Coppa Volpi all'attore e un Premio Fipresci come miglior film al regista.
PROGRAMMAZIONE IMPERIESE
- Cinema Centrale: Django Unchained
- Cinema Imperia: Quello che so sull'amore
- Cinema Dianese: La migliore offerta
Bella settimana per il made in Italy di esportazione: un film americano con regista italoamericano, un film italiano con regista italiano ma cast internazionale e un film americano con regista italiano.
Django Unchained è il nuovo film di Tarantino. C'è chi lo ama (ammetto di essere tra questi), chi lo detesta. Ad ogni conto, mai banale e da vedere comunque. Quello che so sull'amore di Muccino sa molto di compitino. Ben fatto, ma molto scolastico. Sembra il remake di altri 300 film: basta cambiare un paio di ingredienti ma la ricetta è la stessa. Ciò non toglie che si lascia guardare e regala un'oretta e mezza di svago divertente. Più serio e serioso quello di Tornatore, La migliore offerta. Interessante. Non il suo capolavoro, ma da vedere. Grande (come sempre verrebbe da dire) Geoffrey Rush (Shine, Shakespeare in Love, Quills, Pirati dei Caraibi): diciamo che l'80% della riuscita del film è dovuta alla sua perfetta interpretazione.
Buon cinema, Marco Frassinelli
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